Chitosano

Descrizione botanica:

ll chitosano contenuto nel guscio dei crostacei marini. Chimicamente è un bipolimero di tipo polisaccaride ottenuto per deacetilazione alcalina di chitine naturali. Il chitosano e la chitina sono polimeri di polisaccaridi che contengono più di 5000 unità di glucosaminae di acetilglucosamina. Il chitosano può avere un’attività ipocolesterolemizzante.
Il chitosano è una polvere che, a contatto con i succhi gastrici, si solubilizza formando gruppi amminici con carica elettrostatica positiva capaci di legare i gruppi carbossili negativi degli acidi grassi liberi e degli acidi biliari riducendone, quindi, l’assorbimento enterico aumentando la secrezione lipidica con le feci.
Il chitosano è utile nel diminuire il colesteroloplasmatico, in malattie renali e nella prevenzione dell’aterosclerosi.
Durante l’assunzione del chitosano (come per tutte le fibre) bere durante la giornata, in persone particolarmente sensibili ai cambiamenti dietetici si possono manifestare costipazione o diarrea. Può limitare l’assorbimento di farmaci e altri principi attivi. Sconsigliato a chi è allergico ai crostacei e al pesce.

Controindicazioni:

Nessuna nota.

Effetti collaterali:

Sono stati riportati occasionalmente, effetti gastrointestinali come diarrea e nausea.
Precauzioni: il chitosano non dovrebbe essere assunto dai bambini, dalle donne in gravidanza o durante l’allattamento.

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