Ginseng
Genere:
Panax
Specie:
ginseng. C.A. Meyer
Famiglia:
Arialiaceae
Descrizione botanica:
È una pianta erbacea fornita di una radice dapprima cilindrica e poi conica, con la porzione inferiore intera divisa in due o più radici. Le foglie sono riunite in un unico verticillo, vi sono tre o quattro foglie tutte sullo stesso piano; hanno un robusto picciolo, sono palmato-digitate, cioè divise in cinque foglioline; queste sono ovali-oblunghe con l’apice acuminato e la base arrotondata o cuoriforme; il margine è dentellato. I fiori sono riuniti in un’unica ombrella inserita all’apice del fusto; il calice è diviso in cinque piccoli denti, la corolla ha cinque petali di colore rosa con apice acuto. Il frutto è una piccola drupa rossa con una parte esterna carnosa e contenente un piccolo nocciolo.
Habitat:
Originaria dei boschi dell’Asia orientale. Viene coltivata in Cina, Giappone, Russia e Corea.
Parte utilizzata:
La droga è costituita dalle radici.
Composizione:
– 2-3% saponine triterpeniche: ginsenosidi
– 0,005% olio essenziale: limonene, terpineolo, citrale, poliacetileni
– Amminoacidi e peptici: prolina, glicina, alanina, cisterna, arginina, lisina, acido asparagico, treonina, acido glutammico, leucina, valina, istidina
– Steroli e acidi grassi: β-sitosterolo, acido oleico, acido stearico
– Sostanze minerali e oligoelementi: magnesio, alluminio, fosforo, calcio, vanadio, manganese, rame, cobalto, germanio e arsenico
– Enzimi e fosfatici: amilasi e fenolasi; colina
Proprietà:
– Tonico, aumenta la capacità di difesa dell’organismo nei confronti dei diversi agenti e stimoli. ambientali
– Adattogeno ossia un principio in grado di migliorare l’adattabilità dell’organismo a diversi disturbi esterni ed interni
– Un tonico generale, fisico e psichico
– Immunostimolante, ipoglicemizzante
– Ipolesterolemizzante, epatoprotettrice
– Antiaggregante piastrinico e fibrinolitico
Indicazioni:
– Miglioramento della performance fisica
– Convalescenza
– Stress psico-fisico
– Basse difese immunitarie
Effetti collaterali:
Relativamente rari e soltanto in caso di assunzioni di dosi elevate o per periodi molto lunghi: insonnia, nervosismo, diarrea.