Guaranà
Genere:
Paullinia
Specie:
cupana Kunth ex H.B.K.
Famiglia:
Sapindacene
Descrizione botanica:
È una liana monoica, legnosa, con foglie grandi, alterne, stipolate, composte da cinque-sei foglioline ovali-oblunghe, a margini dentati e provviste di piccole punteggiature.
I fiori maschili e femminili, zigomorfi, sono riuniti in racemi ascellari ed hanno calice a cinque sepali, corolla di quattro petali alquanto rudimentali e biancastri ed otto stami. L’ovario è tricarpellare, con un semidisco ghiandolare alla base. Il frutto è una piccola capsula setticida, piriforme e rossa, detta arilloide, contenente da uno a tre semi che sporgono alla deiscenza mostrandosi come piccoli occhi: infatti ciascun seme presenta un arillo bianco ed una parte centrale marrone scuro che contiene testa, embrione e cotiledoni.
Habitat:
Originaria del bacino settentrionale del Rio delle Amazzoni.
Parte utilizzata:
Semi
Composizione:
– Caffeina, teofillina, teobromina
– Tannini
– Olio essenziale
– Polifenoli come catechine ed epicatechine
– Grassi
– Amidi
– Proteine
– Saponine
– Sostanze resinose
Proprietà:
– Attività tonica e stimolante l’attenzione e la memoria
– Azione sul rendimento fisico
– Attività sull’apparato cardiovascolare
Indicazioni:
– Astenia
– Stati di affaticamento
– Tutti i casi in cui si ha bisogno di un rapido apporto di energia
– Sovrappeso
– Anziani con deficit della memoria e giovani sottoposti a sovraffaticamento
– Psichico
Effetti collaterali:
Si sconsiglia l’uso del guaranà nei soggetti che assumono farmaci stimolanti del sistema nervoso centrale o psicostimolanti (anfetamine, metilfenidato, pseudoefedrina e altri simpaticomimetici), in quanto tale associazione potrebbe provocare insonnia, irritabilità e aritmie cardiache.
L’assunzione va evitata anche in caso di prolasso della valvola mitralica, in quanto si può verificare fibrillazione ventricolare intrattabile con eventuale morte improvvisa.